Le Grazie, Comune delle vele d’epoca per vocazione e… statuto
Un futuro pieno di passato. O se volete, il passato come volano del futuro.
Non è questione di spirito conservatore… anche il progressista più estremo sa che la salvaguardia delle radici è fondamentale per la crescita di una comunità. Così sta facendo il Comune di Porto Venere battendo le rotte dell’ospitalità nautica ancorate alla memoria e al culto delle Vele d’epoca, belle da vedere, da conoscere e fonte di linfa vitale per il tessuto economico con i loro equipaggi e i bisogni manutentivi. Tutto ciò nella consapevolezza del valore delle signore del mare: testimonianze storiche, espressione di ingegno costruttivo, eleganza, elementi di decoro urbano, di interesse culturale e quindi turistico.
Il porto antico delle Grazie a loro consacrato lo dimostra: chi transita davanti ad esse e ha una macchina fotografica sottomano non si lascia sfuggire l’occasione di inanellare immagini di sicura suggestione, complice il paesaggio che le racchiude. L’abbraccio delle case attorno alla calata, il santuario che troneggia nella baia fanno da differenza rispetto ai porti standard. Qui pulsa la storia, l’amore per il mare, per le tradizioni marinaresche. Insomma, le signore del mare vanno a nozze con il borgo.
Un impulso importante a questo scenario è giunto dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca che, nel 2004, col presidente Gianni Loffredo, quando era sindaco di Porto Venere Salvatore Calcagnini, ha incoraggiato il Comune a dare corso alla delibera strategica con la quale si è autoproclamato Comune delle vele d’epoca.
Corrado Ricci
Deliberazione della Giunta comunale di Porto Venere (link)